Come sacro Hooghly
- Tatjana Laban
- 24 ott 2017
- Tempo di lettura: 1 min

La vita scorre come l'acqua. Come il tempo tra la mia India che fu e quello che sarà. La mia Kolkata. Quello che fu è stato un viaggio di fuga dalla profonda infelicita. Un sentiero sconosciuto e lontanissimo, nel quale mi sono trovata, oggi ne sono certa, perché dovevo esserci li. Sono riuscita a scrollarmi di dosso tutti i problemi esistenziali e lasciare dietro una vita d'occidente caricata sulle spalle per una vita intera. Sono tornata non sapendo che sarebbe stata la mia luce nella battaglia con un carcinoma che ho dovuto affrontare nei mesi a seguire. E ho vinto. Oggi so con la certezza che potrò ritornare a breve, in quei luoghi di immensa povertà e infinita gioia, per restituire e ringraziare. Insieme a tutte le persone che credono in me e danno sostegno a questa pura follia di gioia.
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